Spesso mi capita che alcune persone, amici o conoscenti, dimostrino interesse per una parte importante del mio lavoro: la terapia di coppia.

La curiosità è sulle motivazioni che spingono una coppia a chiedere aiuto, ma soprattutto sull’efficacia di questo particolare percorso.

C’è molto scetticismo in merito, in particolare le persone credono che quando si instaurano delle problematiche di coppia, difficilmente esse possano risolversi con l’aiuto di una terapia.

Si arriva alla scelta di un percorso di Psicoterapia come ultima spiaggia, quasi a dire affidiamoci al miracolo, male che vada ci lasciamo.

Chiariamo però che la terapia di coppia non è un miracolo, ma una modalità specifica di terapia in cui si lavora insieme con un obiettivo specifico.

L’Approccio Sistemico Relazionale

Sono specializzata in Terapia Sistemica Relazionale che, occupandosi appunto della relazione, è uno degli approcci più efficaci per la terapia di coppia e familiare.

Questo perché il focus è la relazione e la comunicazione tra i membri della coppia, ma ci si concentra anche su come il presente sia influenzato dalle proprie esperienze e relazioni passate, in particolare con la propria famiglia di origine.

Si lavora quindi sulle problematiche emerse e sulla comunicazione attuale, con uno sguardo sul contesto di vita dei singoli e della coppia.

Non si tratta di un miracolo o di un’ultima spiaggia, nella misura in cui vi deve essere motivazione da parte di entrambi (questo peraltro vale per qualsiasi tipo di terapia), nel cercare di lavorare insieme per migliorare la qualità di vita sia della coppia sia dell’individuo.

Ricordiamo infatti che quando una coppia non funziona, anche le persone che la compongono soffrono e non si sentono pienamente realizzati come soggetti.

Questo può essere una leva importante anche quando uno dei due partner è restio a rivolgersi a un terapeuta di coppia: il benessere individuale infatti va di pari passo con quello della coppia e, se si ha come obiettivo la propria serenità, questo può aiutare la persona a vedere la terapia come una risorsa e non solo come una scocciatura in cui ci trascina il partner.

Che succederà quindi quando chiamo un terapeuta per una seduta di coppia?

Per quanto mi riguarda, quando una coppia arriva a chiedermi aiuto, svolgo circa tre sedute di valutazione.

Nella prima accolgo la coppia e ascolto cosa li porta a chiedere aiuto.

Analizzo così se fare una seconda seduta con entrambi o individualmente.

Nella terza seduta pongo delle riflessioni e una restituzione su quanto emerso nella valutazione.

Si decide così insieme se proseguire con un percorso di psicoterapia o con altre possibilità, in base alle esigenze specifiche e le problematiche peculiari della coppia.